mercoledì 20 febbraio 2013

Salviamo le mante

 
Le Mante sono sempre di più prese di mira dai bracconieri per le loro particolari branchie.
Unite ad altri ingredienti, si utilizzano le branchie di manta per produrre una sorta di prodotto tonico che, la credenza popolare, indica come curativo di una gran varietà di disturbi. Numerose ricerche hanno invece evisenziato che questo prodotto non ha alcun fondamento nella medicina tradizionale cinese e non ci sono prove scientifiche a sostegno di tali affermazioni. 
La petizione che vi chiediamo di firmare è specificamente rivolta ai delegati dellaCITES (la Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie di Faunae Flora Selvatiche) in ciascuno dei 177 paesi firmatari. CITES è l'unico trattato internazionale istituito perproteggere le specie in via di estinzione ed è considerato vincolante per i paesi membri. Ogni 3 anni questo organismo si riunisce per votare le specie da proteggere ai sensi della convenzione. Il 4 ottobre 2012 è stato annunciato ufficialmente che Brasile, Ecuador e Colombia hanno presentato la proposta di avere le Mante elencate nell'appendice II del prossimo convegno che si terrà a Bangkok dal 3 al 14 marzo 2013. Con la proposta di inserire le Mante come specie protetta, spetta poi solo ai paesi membri di votarne la ratifica ufficiale. La maggioranza dei due terzi dei voti sarà di vitale importanza per garantire la tutela internazionale delle Mante. La petizione è rivolta ai membri votanti con lo scopo di porre nella massima attenzione il caso e di sensibilizzarli al punto da convincerli a votare a favore della proposta.
Se volete aiutarci a conservare le mante, v’invitiamo afirmare e a condividere la petizione on-line sostenuta dall’associazione onlus “Manta Trust”.
 
Vogliamo arrivare ad un milione di firme in tutto il mondo e così come il mare non è altro che la somma di tante gocce d’acqua, così la tua singola firma, assieme a tutte quelle di persone sensibili come te, contribuirà ad ottenere questo importante risultato.
 
Per firmare la petizione cliccate il link a fianco : MANTA

martedì 5 febbraio 2013

Ha ucciso uno squalo bianco: carcere per il pescatore


Un anno di carcere con la condizionale per aver pescato ed ucciso un grande squalo bianco, specie protetta che, una volta catturata, viene esibita dagli amanti della pesca come trofeo simbolo di coraggio.
La sentenza - senza precedenti - emessa da un tribunale sudafricano contro un pescatore ha fatto esultare gli ambientalisti, ma anche il ministro dell'Agricoltura e della Pesca.
Leon Bekker è stato condannato anche al pagamento di una multa di 120.000 rand (10.000 euro). "Il fatto che le autorità abbiano assunto una posizione chiara è un'eccellente indicazione del loro impegno in difesa delle specie protette", ha commentato Eleanor Resa-Hutchings, portavoce per il WWF Sud Africa, auspicando che la storica sentenza costituisca un deterrente. Il Sud Africa è stato il primo paese ad adottare una legge per proteggere i grandi squali bianchi, circa 1.200 esemplari che prosperano al largo della costa del KwaZulu-Natal (est) e che arrivano a misurare fino a 3,5 metri di lunghezza. Diversi paesi, tra cui gli Stati Uniti, hanno seguito l'esempio del Sud Africa. Guancia, denti, pelle, carne e olio di fegato dei grandi squali bianchi hanno anche un redditizio sbocco commerciale
 
Fonte: www.ansa.it