sabato 11 giugno 2011

La settimana delle tartarughe


Dal 14 al 19 giugno il Wwf lancia settimana delle tartarughe, la 'turtle-week', in cui si celebrerà uno degli animali simbolo dei nostri mari in occasione della Giornata mondiale degli oceani che si è tenuta l'8 Giugno.
Nei porti e sulle spiagge italiane saranno organizzate iniziative speciali, allestite mostre e laboratori, liberati in mare degli esemplari curati nei centri di recupero, e sarà presente una squadra di esperti e volontari che spiegherà al grande pubblico, ai pescatori e a tutto il 'popolo del mare' come è possibile preservare uno dei tesori più preziosi del nostro mare.

Si è cominiciato all'oasi del Wwf 'Dune degli Alberoni' nel Lido di Venezia dove, insieme a oltre duecento ragazzi delle scuole, sono stati liberati alcuni esemplari di tartarughe marine. Domenica 19 la festa si sposterà al porto di Molfetta e in una ventina di località costiere disseminate tra Toscana, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia, Basilicata, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Sul sito ( www.wwf.it ) dell'associazione del Panda è possibile trovare il nuovo video dell'iniziativa e tutti i programmi regione per regione. Infine, sempre on-line, sarà possibile 'adottare' le tartarughe marine, aiutando e sostenendo l'azione del Wwf con una donazione minima, ricevendo un certificato di adozione.

martedì 7 giugno 2011

Pesci pagliaccio a rischio


Il pesce pagliaccio, quello reso famoso dal film 'Alla ricerca di Nemo', potrebbe essere fra quelli più colpiti dall'acidificazione delle acque provocata dall'aumento della CO2 atmosferica. Secondo un articolo pubblicato dalla rivista Biology Letters il pH che si raggiungerà nei prossimi decenni rende infatti questo pesce sordo, impedendogli di percepire i predatori.

L'analisi è stata fatta dai ricercatori dell'università di Bristol, che hanno fatto nuotare un gruppo di pesci pagliaccio giovani in quattro vasche, una con il livello di acidità attuale di 390 ppm e le altre con 600, 700 e 900 ppm, le quantità cioè che si dovrebbero raggiungere in questo secolo. Su un lato della vasca era posto un altoparlante con il rumore prodotto dai tipici predatori della barriera corallina.

Nel primo caso i pesci hanno passato tre quarti del tempo dal lato opposto della vasca rispetto ai 'predatori', mentre negli altri non hanno mostrato preferenze: "Quello che abbiamo fatto è mettere questi pesci nell'ambiente di domani - spiegano i ricercatori - e le conseguenze sono devastanti. Il sistema uditivo dei pesci non è danneggiato, ma non è chiaro cosa provochi il disorientamento, forse qualche effetto sui nervi che stiamo cercando di capire".


Fonte: www.ansa.it