giovedì 21 maggio 2009

Color.........SEPPIA


Lo so...avevo promesso un post sulle colorazioni dei pesci...però mi è venuta voglia di scriverne uno sulla seppia....
La seppia è un mollusco cefalopode come il polpo ed il totano; sono note oltre 100 specie di seppie, ampiamente distribuite nei mari delle regioni tropicali e temperate. La più diffusa è la seppia comune, Sepia officinalis, presente nelle acque dell'oceano Atlantico e del mar Mediterraneo. Le dimensioni delle seppie variano mediamente tra i 15 e i 25 cm; le specie più grandi possono raggiungere i 60 cm di lunghezza.
La seppia ha un corpo appiattito e 10 braccia munite di ventose disposte intorno alla bocca. Un paio di braccia specializzate, più lunghe e dotate di ventose solo alle estremità, viene impiegato per la cattura delle prede e per la difesa: infatti, se minacciata, la seppia incrocia i due tentacoli lunghi in segno di forza ed aggressività e poi, se non dovesse bastare, lancia al suo aggressore una densa nube d'inchiostro nero. Normalmente l'animale nuota servendosi della pinna sottile che corre intorno al corpo, ma per i movimenti più veloci utilizza il sifone, una struttura tubolare situata nella cavità del mantello da cui emette un forte getto d'acqua che funge da propulsore.
La conchiglia, un carattere comune a quasi tutti i molluschi, è ridotta a una lamina sottile di composizione calcarea, detta comunemente osso di seppia; è internamente suddivisa in numerosi setti e inclusa nello spessore del mantello. La conchiglia
è un importante organo di galleggiamento, si possono osservare le strie di accrescimento.
Come in tutti i cefalopodi, l'occhio è ben sviluppato e la bocca è munita di robuste mandibole cornee simili al becco di un pappagallo. I sessi sono separati e la fecondazione è interna; lo sviluppo è diretto, non prevede stadi larvali.
Le seppie sono animali carnivori, predatori di altri molluschi e crostacei. Vivono generalmente nelle acque costiere, in prossimità di fondali sabbiosi. Compiono migrazioni stagionali, spostandosi d'inverno verso acque più profonde.

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